Esplodendo tra formazioni
scure di nuvole, l’occhio di Dio
piove luce raggiante –
incurvato, l’oceano si spalanca
masse d’acqua visibile, nubi
nottilucenti in punto di liquefazione –
ti sei visto precipitare
annebbiato in discesa
cumuli risalgono monti aspri
e più non sai se il buio splende
lievitando di vita nuova
o ti accecano laghi
neri d’arsura
dalle isole sparse
l’aria instabile cresce –
sali anche tu,
con cuscini di gocce giochi –
code a virgola si discostano,
in crescendo di grigio vapore
reggono un lampeggiare di rosa
perso ai confini
riflessioni di luce, nembocumuli –
il mattino ha chiarore di perla
stravolge onde a strati, fuggevoli schiume
il trealberi vola – ghiaccio e sale
cielo e terra comprimono il mare
vedi argento sottile
acqua in oceano universale ti senti