Senza memoria vivo, liscio i sassi;
deformo le pareti, il ventre oscuro
della montagna erodo;
sgraffio le crode, nutro
le efflorescenze del muschio e le radici,
ancorate nel magma di terriccio.
Dispersioni lucenti ai neri dorsi
boschivi dono; sposto
ramoscelli ed arbusti, interi tronchi
precipitati nella mia corrente;
sempre nuovi meandri ricompongo
nei letti torrentizi e, quando scoppia
il sole, sventolo tra i rami
ondate di vapori iridescenti…
trapelando e guizzando tra pareti
verdi e brillanti, a tratti mi rallento:
con calmo gorgoglio, disseto steli,
penduli fiori ed insetti; e ancora brillo
con migliaia di mobili paillettes
sui laghi alpini, infine sfondo
senza terrore i precipizi, esplodo
in getti plurimi tremanti, fuochi
di liquefatto ghiaccio cristallino.
forse le foto andrebbero messe in ordine inverso – prima lagoccia, in mezo la stessa, la prima alla fine
[…] Vai alla Fonte […]
ehi, Marina! ma questo è un altro blog oppure hai cambiato il titolo?
bello tutto, dalle poesie alle immagini, don’t worry se son messe prima o dopo … 🙂
è un altro blog, Blumy…mi serviva per abbinare poesie mie ed immagini di Piero, il tutto allo scopo di vedere l’effetto e stampare un libro – anche le osservazioni che trovi sono a volte in questa ottica…ora il libro è virtualmente pronto, ma la stampa è in sospeso
grazie, ciao
marina